Anche se la stagione primaverile non è ancora
arrivata, c'è qualcosa di nuovo nell'aria: la voglia di divertirsi tra
stampe multicolor, senza ancora osare troppo, e di riscoprire il piacere
d'indossare tessuti più leggeri. Ma non solo: passare dall'oriente
all'occidente per mixare contaminazioni multiculturali e sub-urbane.
L'effetto moda, quale sarà? Indossare un nuovo abito o forse una nuova
personalità. Once in a season.
Tra le passerelle delle migliori Fashion Week internazionali, New York, Londra, Milano e Parigi, abbiamo assistito ad un nuovo manifesto moda, ricco sempre più di spunti inter-culturali. Ecco qui per voi i trend per la prossima Primavera/Estate 2013, tra decostruzioni geometriche e fascino del Levante.
Tra le passerelle delle migliori Fashion Week internazionali, New York, Londra, Milano e Parigi, abbiamo assistito ad un nuovo manifesto moda, ricco sempre più di spunti inter-culturali. Ecco qui per voi i trend per la prossima Primavera/Estate 2013, tra decostruzioni geometriche e fascino del Levante.
Un classico che non manca mai: il bianco e nero. Un grafismo eclettico che re-interpreta la Op-Art. Dall'archivio di Balenciaga la gonna a taglio a sbalzo che per la prossima stagione,
Primavera/Estate 2013, la ripropone in questo elegante bicolor,
scolpendo così la figura in essenziali forme.
Un tocco mannish per Lanvin che sceglie uno smoking destrutturato, dove l'unico elemento di riconoscimento di questo classico abito è proprio il rever bianco a contrasto sul raso di seta nero.
La geometria e il rigore sono amati dagli stilisti: in forma minimale per Pollini, dove la borsa è ispirata al mondo di Victor Vasarely, oppure in stilemi più esotici, nella flatshoes di Sergio Rossi, ispirazione Memphis.
Un tocco mannish per Lanvin che sceglie uno smoking destrutturato, dove l'unico elemento di riconoscimento di questo classico abito è proprio il rever bianco a contrasto sul raso di seta nero.
La geometria e il rigore sono amati dagli stilisti: in forma minimale per Pollini, dove la borsa è ispirata al mondo di Victor Vasarely, oppure in stilemi più esotici, nella flatshoes di Sergio Rossi, ispirazione Memphis.
In opposizione la maglia di Chanel dal motivo sailor, scelta per l'occasione in versione extra-large. Ed è proprio qui che i designer danno vita alla loro creatività, disegnando abiti dai tagli netti a vivo, come per Maison Martin Margiela, o giocando con nuance pure e texture compatte, la gonna over-size color rosa confetto e il top in eco-pelle petrolio di Marni. Nasce così una nuova silhouette, razionale e più pulita.
Dal neo-razionalismo couture al cubismo grafico: protagonisti assoluti i quadrati, tratti dalle opere di Mondrian per Acne, oppure dall'arte digitale per Chanel, che propone un abito a "uovo" che gioca sulle ombre e luci, tra il rosa Elsa Schiaparelli e il bianco latte.
Omaggio alle forme "analitiche" di Picasso, il soprabito di Fendi, dove qui emergono quasi in 3D i cubi multicolor, creando un nuovo spazio visivo.
Omaggio alle forme "analitiche" di Picasso, il soprabito di Fendi, dove qui emergono quasi in 3D i cubi multicolor, creando un nuovo spazio visivo.
I tagli invece s'ispirano al tradizionale kimono, tra fiori dipinti o ricamati, per casacche legate in vita, Etro, e indossate con cropped-pants. La massima espressione di eleganza la troviamo sulla passerella di Giorgio Armani, un completo tre-pezzi, pantaloni ampi, top e giacca in lino grezzo, per un orientalismo adatto al dailywear. L'accessorio, che però farà molto parlare di sè, sarà il sandalo di Prada,
ispirato ai koma geta, le tipiche calzature indossate dalle geisha, con
zeppa alza fino a 20 centrimetri, e indossate con un paio di calzini
bianchi.
Lo stile metropolitano trova le note di una nuova lady grunge che sceglie un total look a check multicolor, classico per Dries Van Noten, Black&white per i pantaloni di 3.1 Phillip Lim. A completare questo stile, dettagli metal come la borsa di Stella McCartney o la camicia effetto catarifrangente di Burberry Prorsum. Un mondo completamente diverso per l'abito da cocktail di Christian Dior: un mini-dress monospalla di duchesse e organza metallica, davvero chic.
E quale sarà il colore cult della prossima stagione? Dopo anni di neon e nuance tropicali, scende in passerella il giallo, elettrico e brillante. Gucci lo propone per un vibrante trench, mentre M Missoni reinterpreta un classico abitino bon ton in piquet e san gallo di cotone. La versione più contemporanea? I total look di Louis Vuitton che scelgono un damier bianco e lime, una versione contemporanea dell'iconico check della maison.