A volte basta poco: una spruzzata del profumo giusto o una candela accesa che emana note calde e il gioco è fatto. L'Oriente è vicino, tanto vicino da poterlo annusare e sentire sulla propria pelle con le sue essenze cariche di spezie e fiori esotici. Un viaggio da compiere, se non fisicamente almeno mentalmente, che inizia dal vicino Medio Oriente e giunge in Giappone attraversando gli innumerevoli arcipelaghi dell’Oceano Indiano, l’India e l’Indocina, Bali e il Borneo. Un insieme di culture mai così diverse tra loro,
storie millenarie di sultanati, maharaja e imperatori, terre
conquistate dagli Occidentali o chiuse al resto del mondo per secoli.
Aldilà dell’Occidente c’è tutto un mondo da scoprire fatto di sapori e di costumi, di essenze naturali e di profumi che inebriano l’aria e raccontano storie di tempi lontani che hanno ispirato molti nasi: che sia per l’atmosfera, per i luoghi suggestivi o per gli antichi personaggi, sono molti i creatori di profumi che donano alle loro collezioni una scia orientale, perfetta per essere messa in valigia se si vola verso queste terre o ideale compagna di viaggi sensoriali da vivere nel quotidiano.
Differenti interpretazioni, più o meno classiche, racchiuse in una boccetta o da accendere durante le serate estive, infiniti modi di raccontare una parte del mondo tanto affascinante: un lunghissimo itinerario, che spesso attraversa anche il tempo, possibile grazie a essenze di zafferano, coriandolo, ambra e patchouli, camelie ed esotici fiori.
Una spruzzata di profumo per sentirsi come la misteriosa Salomè che compie la sua Danza dei Sette Veli, che ha tanto il sapore della vendetta, o come Sheherazade che sera dopo sera, per mille e una notte, racconta le sue favole, oppure si può volare in Rajasthan, terra dei maharaja, del paisley dai colori sgargianti e dei turbanti.
Un po’ più in là c’è l’Indonesia, a Bali e Sumatra l’aria profuma di patchouli
perché le sete più pregiate, filate proprio su queste isole, nel loro
viaggio verso Occidente sono protette contro le tarme dalle foglie di
questa pianta il cui odore così inebriante si libera nell’aria. Con altre gocce di profumo si attraversano gli immensi giardini orientali e si giunge davanti alla Città Proibita di Beijing o si può rivivere il periodo Edo giapponese grazie all’odore del crisantemo.
Ricreare atmosfere che sanno di posti lontani, candele che profumano ancor di più l’aria estiva con note di sandalo o ambra, miele, spezie o incenso; e all’improvviso con la mente si è subito in Oriente, tra moschee e pagode, tra palazzi imperiali e personaggi che hanno un che di mito. Catapultati dall’altra parte del mondo grazie a sentori ed essenze dal fascino ancestrale.