Chirurgia estetica? Vade retro. Per Julia Roberts, 47 anni martedì,
l'idea del ritocchino non è nemmeno da prendere in considerazione. Anche
se a pretenderlo è l'industria cinematografica. "Ho rischiato molto per
la mia carriera quando, compiuti 40 anni, non mi sono ritoccata come
Hollywood chiedeva e come la maggior parte delle attrici fanno - dice in
un'intervista a "You Magazine" -, ma voglio essere un modello di donna
che invecchia".
Si potrebbe obiettare che la Roberts ha gioco facile a parlare così, dal
momento che madre natura l'ha omaggiata di una clessidra che sembra
andare al rallentatore.
Ma altre stelle belle come lei hanno deciso di
intervenire con plastiche, punturine e tiraggi vari andando a deturpare
la bellezza naturale che aveva fatto innamorare di loro milioni di fan.
Il problema è aver la personalità e la forza di resistere alle pressioni
dell'industria hollywoodiana, che la Roberts dice chiaramente essere
dietro la tendenza diffusa a ritoccare lineamenti e freschezza della
pelle. "Secondo gli standard imposti da Hollywood sarei già fuori tempo
massimo - dice - già a 40 anni avrei dovuto fare un lifting". Questo
spiegherebbe gli interventi in molti casi incomprensibili di stelle del
cinema che non avevano evidentemente problemi con la loro immagine allo
specchio ma con la paura di essere tagliate fuori dal giro dei film che
contano.
La Roberts invece ha preferito rischiare e proseguire
con lo yoga e i metodi naturali. Come donna immagine di una nota marca
di cosmetici dice di avere avvertito i manager: "Ho detto loro che
voglio essere un modello di donna che invecchia - spiega -. Quindi mi
dovranno tenere almeno altri 5 anni, fino ai 50".
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