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lunedì 12 agosto 2013

La Medicina Estetica

La Medicina Estetica nasce dall’intuizione che l’uomo è sano quando è in armonia con le differenti fasi della vita, con il proprio inserimento sociale ed ambientale.
L’intuizione nasce da una concezione filosofica di un uomo integrale la cui globalità va promossa, difesa e valorizzata.

Questa filosofia deve permeare sempre più la medicina, che, così ispirata, può garantire la salute dell’individuo nella sua globalità sia grazie al coordinamento ed all’integrazione delle più diverse attività specialistiche, sia attraverso la promozione di un'articolata ed aggiornata ricerca scientifica.
La Medicina Estetica interpreta questa necessità coniugando i due principi che sono propri della sua stessa denominazione: Medicina ed Estetica, per un preciso programma di benessere fisico, psichico e sociale.

Il vivere moderno fa pagare all’uomo un tributo altissimo in termini di danni da usura globale.

Le mutate condizioni di civiltà non consentono più, d'altra parte, di ignorare il crescente interesse accordato all’aspetto fisico ed all’equilibrio psichico, alla presentabilità sociale, all’armonia ambientale.

La gratificazione psicologica ed il peso "pubblico" di un aspetto piacevole e di una personalità sana ed armonica risultano importantissimi.

Per vivere oggi bisogna sentirsi "bene con sé stessi" a qualsiasi età e la medicina è sempre più sollecitata da pazienti che chiedono di migliorare il proprio aspetto, l'equilibrio e l'armonia complessiva per una ricerca di sicurezza personale, ma anche una necessità professionale ed una profonda esigenza spirituale.

La funzione della Medicina Estetica è quindi legata ad una precisa richiesta della collettività, svolgendo un ruolo fondamentale nell'ambito della medicina sociale.

Per raggiungere un risultato ottimale, la Medicina Estetica attua una collaborazione multidisciplinare avvalendosi di tutte le conoscenze delle scienze fondamentali (biofisica, biochimica, fisiologia, patologia...), delle acquisizioni della medicina generale, della chirurgia e di alcune loro specializzazioni (medicina interna, endocrinologia, dietologia, dermatologia, angiologia, ortopedia, fisiatria, chirurgia plastica...), e degli apporti di numerose discipline umane (antropologia, filosofia, pedagogia, psicologia, sociologia, ecologia e comunicazione...).

La Medicina Estetica ha sì per obiettivo la soluzione degli inestetismi, ma il suo ultimo scopo è di più ampio respiro in quanto tende a promuovere e stimolare la costruzione e la ricostruzione di una armonia e di un equilibrio individuale attraverso l’attivazione di un programma di medicina educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa.

Nella fase preventiva, che rappresenta l’aspetto fondamentale della disciplina, i medici insegnano come "conoscere" ed "accettare" le strutture fisiche ereditate, per proteggerle e gestirle secondo le regole di igiene di vita: alimentare, fisica, psicologica e comportamentale, cosmetologica.

In quella correttiva, il programma si avvale esclusivamente di metodologie e tecniche ufficiali: mediche, fisiochinesiterapiche, termali, cosmetiche.

La Medicina Estetica tende quindi ad un individuo sano, armonico, che viva compiutamente la propria età e sappia riconoscersi ed accettarsi, che lavori con impegno per migliorarsi e riesca a stimarsi ed amarsi di più.

Si tratta infatti di una disciplina medica che agisce a tutto campo in favore della qualità della vita, interpretando al meglio quanto l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dichiara da anni: la salute deve essere considerata non come assenza di malattia ma come benessere psicofisico.

Questa è la filosofia alla quale dovrebbe essere educato chi si rivolge alla Medicina Estetica.

Questo è, dunque, il dettato cui si ispirano la Società Italiana di Medicina Estetica e la sua attuale espressione didattica rappresentata dalla Scuola Internazionale di Medicina Estetica, promossa dalla Fondazione Internazionale Fatebenefratelli di Roma.

domenica 4 agosto 2013

Donna Pret a porter - PE 2013 - New York

La stilista americana Tory Burch in questa collezione primavera-estate riprende temi a lei da sempre cari, rivisitando il suo stile easy-chic con stampe allegre e dettagli femminili contrapposti a un mood più bohémien. La prima parte della collezione è quella più bon ton, protagonista una stampa di spighe di grano giallo pastello su sfondo bianco riproposta per diversi capi: sulla longuette da indossare con il maglioncino con le maniche corte, sulla camicia, sul completo con blazer corto alla vita e shorts. Si passa poi a un'ispirazione più hippie .




 l'hair styling non poteva che prevedere lunghe trecce - le tonalità virano dal bianco abbinato al rosso corallo, ricami colorati e frange abbelliscono i bordi dei top e delle gonne lunghe e ampie, le borse sono di paglia o di stoffa come anche le maxi collane. Tutto in perfetto stile anni Settanta. Sul finale si inseriscono nuove stampe nei toni del blu-bianco, qualche riga e l'effetto tie-dye su gonne e su un maxi abito, per chiudere il cerchio del mood “figlia dei fiori”.

Tendenze , tutta la moda dell'autunno/inverno che verrà

"Che cosa andrà" il prossimo autunno? La domanda è sulla bocca di tutte le donne. Delle amiche che si chiedono consigli vicendevoli, alle fashioniste più accanite che stanno già (giustamente, aggiungiamo noi) pensando allo shopping per la prossima stagione.
Se una risposta vera e incontestabile alla domanda potranno darla, però, soltanto i negozi di moda high-street e, soprattutto, gli outfit scelti dalle donne "vere", per le strade delle città, tra qualche mese, è anche vero che le passerelle, dall'alto della loro autorevolezza, hanno detto (se non proprio   imposto) la loro.






Abbiamo provato a estrapolare i trend che ci sono sembrati più forti e irrinuncibili dai look poroposti sulle catwalk degli stilisti. Associandoli, per divertirci un po', a 14 film che hanno fatto (più o meno, diciamo la verità) la storia del cinema. Ecco, insomma, la nostra speciale moda-videoteca per l'Autunno-Inverno 2013/14.

 



Due sono le macro tendenze più evidenti: da una parte il NEO GRUNGE imposto da Hedi Slimane sulla passerella di Saint Laurent, dall'altra l'allure da FEMME FATALE interpretata al meglio da Frida Giannini per Gucci. Una terza validissima opzione è il look MANNISH che saccheggia a piene mani dal guardaroba maschile dove a farla da padrone sono i tessuti spigati, il tweed e il principe di Galles.

 




Quanto alle nuance più hot, sicuramente non potranno mancare in guardaroba il BLU ELETTRICO, proposto anche dalla Maison Valentino per sofisticati (ma semplicissimi) abiti, il GRIGIO nelle sue 50 e più sfumature e, immancabile, l'accoppiata per eccellenza BIANCO & NERO ma, rigorosamente, in questo ordine: top immacolato e gonna o pantaloni black.
 



Sul tema "fantasie" il ventaglio di proposte è decisamente ampio. Torna il TARTAN, in versione college, ma non solo. Non smette di mietere consensi il sempreverde ANIMALIER, ma si gioca il titolo di pattern più "in" con il CAMOUFLAGE di ispirazione militare ma in versione quasi couture.

 



Tra i capi must, invece, si rivelerà "indispensabile" un CAPPOTTO IN VERSIONE XXXL, come quelli, superavvolgenti e morbidissimi, visti sulla catwalk di Max Mara. Trionfa il knitwear, con pullover hand made SUPER COSY, da indossare sempre e comunque. Anche - perché no - sugli abiti da sera più glam. Per chi le ama - vere o false che siano - le PELLICCE vengono proposte in versioni decisamente fantasiose, originali, lussuose e sorprendenti.

 


Per le più vanitose, la scelta non potrà che cadere sulle  
 PIUME DI STRUZZO, che arricchiscono, in totale leggiadria, cappotti, top e persino vaporosissime gonne. E per quelle che, invece, rifuggono qualsiasi forma di décor e che vivono e vestono all'insegna dell'"understate"? Il mood MONACALE pensa anche a loro, grazie ad abiti minimal, essenziali, al limite dell'austero. Comunque femminili, ma in modo del tutto "anomalo".

sabato 3 agosto 2013

La nuova collezione di borse Liu Jo per la stagione calda

Cambio d'armadio e di borse: la stagione calda porta con sé nuove tonalità di colore nel look. La collezione di borse Liu Jo primavera estate 2013 si basa sui colori moda di questa stagione, verde e blu su tutti, nelle tonalità turquoise green e sodalite blue, bellissime se abbinate insieme. A questi si accostano un vivace fucsia raspberry jam, un bel giallo vivo dusky citron, beige o colori neutri decisamente bon ton, senza dimenticare il classico nero, per le serate più chic.



I modelli a disposizione sono i classici e già noti alle appassionate del marchio, tra cui quelli della linea Matilda, o le handbags Sophia o ancora i bauletti Kate, a cui si vanno ad aggiungere clutch, shopper e la linea Lace.
Con manici corti da portare al braccio, questa borsa Sophia Liu Jo è in nappa ecologica saponata, morbida e capiente, ha dettagli dorati che la rendono elegante ma adatta a tutti i giorni. Viene proposta in dimensioni diverse e si può scegliere tra 6 tinte: nero, cameo rose, neutro, virdian green, raspberry jam e sodalite blue.


La cartella Nicole Liu Jo si trova in light yellow e sodalite blue, è una borsa a spalla con tracolla comoda e abbellita da motivo a diamante laserato e chiusura in metallo. I colori vivaci ma classici la rendono adatta sia al giorno che alla sera, per look urban-chic.
 Brillante e pratica, la cartella Ginevra Liu Jo ha effetto capra lucida, in tinta unita, nera o virdian green, con applicazioni in metallo gold che la impreziosiscono. E' una borsa versatile e comoda, grazie anche ai tre scomparti interni e alla chiusura esterna a calamita.
Molto carine e perfette per la sera, le clutch Liu Jo sono diverse. C'è la pochette Gianna, classica in effetto vitello e catena in metallo, la pochette con strass in nero o cameo rose, la particolarissima pochette diamante rigida e le deliziose pochette con pizzo o le Lace, che danno un tocco di romanticismo al look.

Trovate l'assortimento completo di borse Liu Jo per questa stagione calda sul sito internet ufficiale e negli store di tutta Italia. Che aspettate a dare un'occhiata?

Non tutte le borse sono uguali, alcune sono delle vere e proprie icone di stile. Scopriamo le it bag più fashion della stagione Primavera/Estate 2013.

Essere alla moda non è solo indossare l’abito giusto, del colore giusto, che quest’anno, giusto per ricordarlo, è il verde smeraldo. Essere alla moda è anche indossare gli accessori più chic, quelli più desiderati e amati. Solitamente questi accessori li vediamo in passerella e poi nelle vetrine sono quelli preferiti dalle fashion blogger, dalle star e dagli addetti ai lavori. Sapete quali sono le borse più trendy di questa stagione? Se ancora non ne siete a conoscenza, in questo articolo vi sveliamo le it bag Primavera/Estate 2013.


Direttamente dalla nuova collezione di Alexander McQueen arriva la handbag traforata e realizzata in vernice nera. Pratica, comoda e capiente… ma anche piuttosto costosa per essere una borsa che mostra tutto il suo contenuto! Stella McCartney è famosa per la sua filosofia che prevede l’assoluto divieto di utilizzare qualsiasi tipo di pelle e pelliccia e per questo è piuttosto strano scoprire che la sua it bag è la Bailey Boo Bag, un modello con stampa pitone.

Adorabile la Blaze bag di Burberry Prorsum, praticamente un modello doctor realizzato in vinile con finiture in pelle di pitone. E mentre Armani punta sul bauletto allungato, sobrio e asettico, perfetto per il giorno, Prada sceglie le shopping bag a manico corto con fiori maxi a contrasto. Dolce & Gabbana offrono la Dolce bag, frizzante nella sua versione a righe con bordature in crochet.




Non manca Louis Vuitton all’appello. La sua è la cartella Monceau BB, una borsetta dallo stile retrò realizzata in pelle di vitello verniciata e finiture dorate. Fendi continua sulla sua strada, proponendo ancora la 2Jours bag, già it della stagione invernale. Troppo carina la Sweet Charity bag di Christian Louboutin, un concentrato di righe, fiocchi e borchie.

  

Semplice ed essenziale, ma pur sempre bellissima, la Lucrezia bag di Givenchy, da portare a mano o a tracolla, mentre Gucci propone la Bright Bit, una borsetta in vernice con morsetto anticato. C’è anche la Piper Lux di Furla, tra le it bag di stagione, anch’essa traforata ma discreta.





 Da Valentino ritroviamo la carinissima clutch in pvc e borchie, Bally propone la Papillon bag in pelle di vitello mentre la Fergie bag è il must di Ferragamo. Trame floreali per Jimmy Choo, che propone la sua Multifloreal bag in pitone e Dior invece propone la sua Diorissimo, una handbag in pelle e charms. Chanel incanta le fashioniste con la borsa matelassé con i manici tondi. Troppo carina la Vanity box di Balenciaga, sembra un vero e proprio beautycase, mentre da Moschino Cheap & Chic ritroviamo un ananas: la Big Pineapple bag.



La it bag di Miu Miu è un modello a mano, old style, in pelle effetto shine e chiusura a lucchetto. Longchamp sbanca con la Roseau bag, con chiusura ad alamaro, e Marc by Marc Jacobs propone la Top Chicret, un modello a tracolla con dettagli oro. Etro punta sul pitone, Tom Ford sulla pelle di coccodrillo e Trussardi su quella di lucertola.


 A Isabella Rossellini è dedicata la borsa di Bulgari, in canvas con motivo a ventagli, la Willow tote bag è un modello in pelle di vitello e struzzo di Mulberry. Perfetta per tutti i giorni la Helene bag di Blumarine, in pelle con intreccio effetto guepiere, ed anche la borsa Studio 73 di Bottega Veneta, una cartella con intrecci da portare anche a tracolla.

Borsa in pelle con dettagli laterali metallici e manici

Tra le varie tendenze che riguardano gli accessori, non bisogna mai dimenticarsi le it bag primavera estate 2013.

Borse di punta delle migliori case di moda, di quelle che sanno alimentare i sogni di tutte le donne, le it bag della primavera vi appaiono qui in tutto il loro splendore. Da Bottega Veneta a Chanel, da Prada a Gucci: nelle prossime foto potrete vedere le loro proposte.

 

 

 

 

 

Cominciamo con "Vulcana", la it bag Bottega Veneta, che per la primavera 2013 crea una borsa in nappa intrecciata, vero marchio di fabbrica della maison vicentina.

Scoprite tutte le altre borse da sogno scorrendo la gallery. Tutti i prezzi, naturalmente, sono su richiesta.

Natalia Vodianova ha sempre dimostrato di amare la moda

Natalia Vodianova ha sempre dimostrato di amare la moda, prima come modella poi come designer. Risale a pochi mesi fa la sua ultima collezione di scarpe nata dalla collaborazione con Centro, esempio anche del suo lato charity.

In occasione della sfilata Houture Couture di Valentino, tenuta a Parigi, ha scelto però un look decisamente sportivo: jeans e blazer color rosso fuoco (potremmo dire "rosso Valentino"?). Capi basic che, come sempre, esaltano la sua naturale bellezza.

 


Se vuoi ispirarti allo stile della Vodianova, scegli un paio di jeans super skinny, Saint Laurent, da indossare con una t-shirt nera, T by Alexander Wang. Se però le temperature continuano a salire, optate per un semplicissimo top in jersey di The Row.

Focus del look la giacca maschile con un solo bottone: color magenta per Preen by Thornton Bregazzi o in una tonalità più aranciata, come suggerisce Stella McCartney.

 



A completare lo stile gli accessori, questa volta in contrasto tra loro: i classici sandali a punta di Alexander Wang e la borsa dallo spirito rocker, in pelle nera con borchie, Valentino.

Il tocco in più? Gli orecchini con rubini di Lanvin.

venerdì 2 agosto 2013

Kiko collezione trucco Estate 2013: Fierce Spirit

Con l’arrivo della bella stagione arrivano anche le nuove collezioni che comprendono sia il campo della moda sia quello della bellezza. Kiko realizza spessissimo linee innovative per rispondere alle tantissime esigenze della donne, come la Scented Technology, una serie di prodotti per il corpo realizzati seguendo la filosofia della cromoterapia dell’aromaterapia.

 





Ma torniamo a parlare di make up. Il marchio ha da poco lanciato Colours in the world, una collezione di trucchi pensata per la stagione primaverile. In vista dei mesi più caldi dell’estate, Kiko ha pensato di realizzare una nuova linea: Fierce Spirit. 
Fierce Spirit di Kiko è una collezione ispirata alle atmosfere calde in cui terra e fuoco sono protagonisti.


 Lo stile è caliente, deliziato da tonalità sensuali e radiose. Tinte corpose, nuance intense, fragranze energizzante il tutto proposto tra varianti fiorite e fruttate. Scoprite con noi quali sono i nuovi prodotti della collezione make up di Kiko realizzata per l’estate 2013.
 Una delle novità di questa nuova collezione di Kiko è la Skin Radiance Gel Face & Body Bronzer, ovvero una terra liquida abbronzate per viso e corpo.


 Il brand ha scelto di colorare il corpo femminile con luce e luminosità ma senza appesantirlo, per questo ha realizzato anche altri prodotti dal finish luminoso, come la BB Cream Sunproof con fattore di protezione 30, il blush Sun Bronzing, il fondotinta colorato in crema, la cipria e l’Essential Bronzer, ovvero una maxi terra cotta effetto bronze dal tocco setoso. 


                                                      Per le labbra Kiko ha realizzato il Glow Touch Lips &
Cheeks, un lucidalabbra cremoso da applicare anche sulle guance come fosse un blush. Disponibile in sei nuance, è un prodotto versatile, assolutamente un must! Se preferite il gloss classico, non preoccupatevi, Kiko ha realizzato anche il Vinyl Lips Liquid Lipstick.

Per gli occhi l’ombretto è esclusivamente in crema e si chiama Colour Shock Long Lasting Eyeshadow, disponibile in 8 colori, costa solamente 6.90 euro.
 E ancora lo smalto, il Sun Pearl Nail Lacquer, caratterizzato da un colore pieno e brillante, disponibile in 4 nuance.


 La collezione è infine completata da delle acque profumate per il corpo, una fiorita e fruttata mentre l’altra più cipriata, un pennello duo per occhi e una spugnetta pensata per l’applicazione di fondotinta fluidi e colati.
 

Hyper Style

Il peccato e il piacere dell’eccesso, inteso come quella cura di sé che tenacemente ricerca la perfezione, richiedono un’assoluta padronanza, un cuore coraggioso, un animo senza paura. Perché l’hyperstyle è arduo: complesso è il giusto abbinamento di tanti particolari, millimetrica la precisione nella scelta degli accessori, nella costruzione precisa di un’eleganza curata e sfaccettata; ferrea la disciplina per creare un look all’insegna della perfezione.

Nuovo designer per Rabanne

Julien Dossena è uno di quei nomi che per molti rimane ancora sconosciuto. Dopo anni al fianco di Nicolas Ghesquière da Balenciaga e la presentazione della sua linea Atto durante la couture a luglio, Dossena è diventato di colpo uno di quei giovani talenti, uno di quei nomi da tener presente. Oggi è stato nominato direttore creativo di Paco Rabanne, marchio di proprietà di Puig colosso spagnolo di fragranze e cosmesi.
 Una conferma per chi ha sempre creduto in lui, nel suo stile che unisce echi sixties ad un minimalismo giapponese, ma soprattutto una ricompensa per tutti quegli anni passati nell'anonimato prima al fianco di Guesquiere poi nell'ufficio stile di Rabanne sotto la supervisione di Lydia Maurer. Questa nomina riconferma la sua incredibile creatività, il suo perseverare, il non arrendersi davanti alle difficoltà, la sua idea di moda che ha voluto rappresentare qualche mese fa con il brand Atto: una collezione disegnata da Dossena e Lion Blau che ha riscosso immediato successo non solo di stampa, ma anche tra i buyers.

Fresco di nomina Julien Dossena ha così commentato "Sono felice di essere diventato direttore creativo di Paco Rabanne. Questa maison, che ha un heritage unico, è sempre stata sinonimo di modernità, io continuerò con questo spirito avanguardistico". La prima collezione di Paco Rabanne disegnata da Dossena verrà presentata a Parigi durante settimana del prêt-à-porter.

La valigia delle vacanze: mai senza abitini

Se partire per le vacanze è un’esperienza meravigliosa, fare la valigia lo è molto meno.
Soprattutto se abbiamo limiti di peso da rispettare e dieci paia di sandali a cui non possiamo assolutamente rinunciare per rendere la vacanza perfetta!

Niente paura, gli abitini ci salveranno.
Optare per leggeri e divertenti abiti è la scelta vincente: occupano pochissimo spazio in valigia, creano subito il look vacanza’ e sono freschissimi da indossare.  
In vacanza vince la praticità, non è necessario trascinarsi dietro look complicati, abbinare gonne, top, pantaloncini.



Ci penseremo al rientro. Ora è il momento di godersi il sole e la libertà.
Ecco gli modelli che ci accompagnano dalla spiaggia fino all’ora dell’aperitivo serale.
Basterà togliersi le infradito e mettere un saldalo da sera per trasformarsi, la leggerezza dell’abito farà il resto.

Rita Ora sempre piu’ Fashion, è la testimonial di DKNY

Rita Ora è sempre piu’ vicina al fashion system mondiale, l’ultima news infatti vede la popstar posare per un servizio fotografico a Times Square per DKNY. E’ lei, infatti, il nuovo volto della collezione Resort 2014 del brand.
La location suggestiva, Times Square, nel pieno centro di New York ha attirato folle di passanti e fans. La vediamo sporgersi dal finestrino di un taxi con occhiali neri e borsa blu, rigorosamente griffati DKNY.
Non solo, la ritroviamo seduta sul tetto di un vecchio veicolo mentre indossa un outfit sgargiante circondata da sacchetti con tanto di logo della Maison.

La nuova avventura è stata comunicata a tutti i fans attraverso i social network, è bastato un suo tweet a descrivere l’entusiasmo.
«Buongiorno! Sto andando in palestra e poi faremo uno shooting GIGANTESCO nel bel mezzo di Times Square! Venite a salutare! Ore 12!»

Ma sempre su twitter anche nel profilo di DKNY erano apparsi messaggi anticipatori….«Indovinate chi scatteremo domani per la nuova campagna di DKNY Resort? Ok, ve lo dico, Rita Ora!!».
Già era nell’aria la collaborazione, tanto che Rita Ora lo scorso mese si era esibita in un party londinese organizzato dal gruppo DKNY.
Un altro tassello nella moda, del resto la cantante 22enne è anche testimonial di Material Girl, il brand prodotto da Madonna e dalla figlia Lourdes.
Del resto l’amica Kate Moss, sempre piu’ vicina alla cantante, è sicuramente una grande consigliera in fatto di moda e stile e sicuramente Rita sa che Kate potrà darle ottimi consigli per una carriera duratura.

Endermolift novità anti age

Per Penelope Cruz e Angelina Jolie è il loro best kept secret di bellezza e da quando hanno scoperto Endermolift non rinunciano mai al loro appuntamento settimanale. Di che cosa si tratta? Di un nuovo brevetto di LPG, il marchio famosissimo (ha inventato una tecnica specifica, chiamata la Mécano-Stimulation) già cult nel trattamento anti-cellulite. Che segna un’evoluzione del metodo anti-aging per il viso stimolando le fibre elastiche in modo inedito e intenso.
"Rispetto a quello già esistente Endermolift utilizza una nuova testina dotata di alette motorizzate dinamiche, denominate Ergolift, che ottimizza in modo preciso la profondità e la frequenza d’azione, erogando una quantità tre volte superiore di energia", dice Emanuele Bartoletti, chirurgo plastico e segretario della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME).
"Anche la stimolazione è diversa: provoca una sorta di vibrazione multi-dimensionale che 'risveglia' la pelle innescando un meccanismo di ringiovanimento e incrementando l’attività dei fibroblasti". 



Come confermano alcuni studi internazionali compiuti dal professore Philppe Hubert, capo reparto di dermatologia del Centre Hospitalier Universitaire di Besançon in Francia e presidente del primo centro europeo dell’invecchimento cutaneo, secondo i quali Endermolift aumenta del 80% la sintesi di acido ialuronico e del 46% l’elasticità della pelle.
Specifica per il viso e il décolleté, questa metodica tratta tutti gli inestetismi: rughe, occhiaie, borse, perdita di tonicità, grana cutanea. Si combina con altri metodi di medicina estetica come la biostimolazione, il peeling, il laser e si inserisce perfettamente nella tendenza molto attuale del natural look che privilegia un approccio della bellezza globale e soft a discapito di metodi invasivi o troppo drastici.

Profumi di Oriente.Style donna moderna

A volte basta poco: una spruzzata del profumo giusto o una candela accesa che emana note calde e il gioco è fatto. L'Oriente è vicino, tanto vicino da poterlo annusare e sentire sulla propria pelle con le sue essenze cariche di spezie e fiori esotici. Un viaggio da compiere, se non fisicamente almeno mentalmente, che inizia dal vicino Medio Oriente e giunge in Giappone attraversando gli innumerevoli arcipelaghi dell’Oceano Indiano, l’India e l’Indocina, Bali e il Borneo. Un insieme di culture mai così diverse tra loro, storie millenarie di sultanati, maharaja e imperatori, terre conquistate dagli Occidentali o chiuse al resto del mondo per secoli. 

 Aldilà dell’Occidente c’è tutto un mondo da scoprire fatto di sapori e di costumi, di essenze naturali e di profumi che inebriano l’aria e raccontano storie di tempi lontani che hanno ispirato molti nasi: che sia per l’atmosfera, per i luoghi suggestivi o per gli antichi personaggi, sono molti i creatori di profumi che donano alle loro collezioni una scia orientale, perfetta per essere messa in valigia se si vola verso queste terre o ideale compagna di viaggi sensoriali da vivere nel quotidiano.



 Differenti interpretazioni, più o meno classiche, racchiuse in una boccetta o da accendere durante le serate estive, infiniti modi di raccontare una parte del mondo tanto affascinante: un lunghissimo itinerario, che spesso attraversa anche il tempo, possibile grazie a essenze di zafferano, coriandolo, ambra e patchouli, camelie ed esotici fiori.

 Una spruzzata di profumo per sentirsi come la misteriosa Salomè che compie la sua Danza dei Sette Veli, che ha tanto il sapore della vendetta, o come Sheherazade che sera dopo sera, per mille e una notte, racconta le sue favole, oppure si può volare in Rajasthan, terra dei maharaja, del paisley dai colori sgargianti e dei turbanti. 

Un po’ più in là c’è l’Indonesia, a Bali e Sumatra l’aria profuma di patchouli perché le sete più pregiate, filate proprio su queste isole, nel loro viaggio verso Occidente sono protette contro le tarme dalle foglie di questa pianta il cui odore così inebriante si libera nell’aria. Con altre gocce di profumo si attraversano gli immensi giardini orientali e si giunge davanti alla Città Proibita di Beijing o si può rivivere il periodo Edo giapponese grazie all’odore del crisantemo.


Ricreare atmosfere che sanno di posti lontani, candele che profumano ancor di più l’aria estiva con note di sandalo o ambra, miele, spezie o incenso; e all’improvviso con la mente si è subito in Oriente, tra moschee e pagode, tra palazzi imperiali e personaggi che hanno un che di mito. Catapultati dall’altra parte del mondo grazie a sentori ed essenze dal fascino ancestrale.

I volti dei brand cosmetici più blasonati brillano di luce propria all’interno degli scatti d’archivio. Tra aneddoti e riflessioni sociologiche



Come Nicole Kidman, volto di Chanel N°5 dal 2004 al 2009 e protagonista del short movie diretto da Baz Luhrmann. Sfogliando l’archivio ecco un suo ritratto firmato Peter Lindbergh: capelli corti, scuri e spettinati in uno scatto emotivo in bianco e nero. Un po’ Nikita, un po’ vintage, con quel un taglio alla Vidal Sassoon risulta immersa in un’atmosfera Fifties: è Natalie Portman nei ritratti di Max Vadukul, molto distante dalla figura innocente, rosea e fiabesca di Miss Dior, che interpreta nell’ultima campagna stampa.


 



 

Julianne Moore, invece, tra le più recenti testimonial L’Oréal Paris è fotografata da Peter Lindbergh in una fusione di prospettive aeree, marine e terrestri. Michel Comte scatta Isabella Rossellini. Figlia d’arte e volto di Lancôme, viene licenziata nel 1994 appena compiuti 42 anni. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: adesso le imperfezioni, persino le rughe, non fanno più paura.

 Si sono evoluti i canoni della bellezza: oggi è priva di retorica, autentica, sincera, di carattere. In linea con l’idea che Vogue Italia ha scelto di promuovere negli ultimi 25 anni.

La top model Kate Moss è la testimonial di St. Tropez il marchio di prodotti abbronzanti in vendita su QVC. Qui le foto del backstage

Vent'anni di copertine sulle riviste più glamour, collaborazioni con centinaia di brand di moda e beauty, come Rimmel London e Kérastase. Si potrebbe pensare che alla soglia dei quarant'anni (il prossimo 16 Gennaio) the only Kate in London, ovvero la Moss nazionale, sia ormai stanca di luci e riflettori, e che magari vorrebbe iniziare a scrivere un libro o dedicarsi completamente ad altre amenità da celebrities.



E invece no, la bella Kate Moss è ancora la modella più richiesta. Secondo la rivista Forbes, infatti, gli scandali di droga del 2005 non solo non hanno incrinato la sua popolarità, ma addirittura le hanno fatto triplicare i guadagni, così da permettere alla Moss di confermarsi la modella più pagata al mondo, dopo Gisele Bündchen.
Per questa primavera estate ha in attivo molteplici campagne, tra cui quella per gli autoabbronzanti per viso e corpo St. Tropez, marchio leader del self tan che il canale QVC vende in esclusiva per il mercato italiano.
Quando si dice avere talento. Nella campagna posa senza veli e con la dimestichezza con cui un mago fa sparire un coniglio da un cilindro Kate compie la magia. Voila. Una ventina di anni in meno. Non c'è trucco e non c'è inganno. Lei può permettersi di fare la sirena a bordo piscina. Sarà il fascino irresistibile della bad girl o la bellezza indiscutibile. In ogni caso: Kate Moss rules.

Kate Moss avvistata su un set a Londra. E c'è anche una controfigura con lei (ma la biancheria intima?)

Kate, Kate e ancora Kate. Di chi parliamo? Ma di Kate Moss ovviamente che, a 39 anni, continua a essere uno dei volti più richiesti.

E infatti oggi l'iconica modella è stata avvistata su un set della prossima campagna Stuart Weitzman realizzata a Londra. Tutto secondo regola? Certo, se la regola è quella rock 'n roll. La bellissima modella, infatti, si è presentata alle riprese con pelliccia, abitino, stivali e nulla più. Letteralmente. Per la gioia dei paparazzi appostati, la bella Kate ha dimostrato infatti di non apprezzare la biancheria intima.

Ma c'è qualcos'altro. Sul set è stata fotografata anche una "controfigura" della Moss: stessi abiti (anzi "qualcuno di più"), stessa altezza, stessa fisicità. A questo punto la domanda sorge spontanea. Come mai? La bellezza di Kate è ancora certezza insindacabile, a cosa sarà servita quindi una "controfigura"?